lunedì 22 dicembre 2008

Parlando di Pace


Prendo spunto dai blog di Vanessa e di Francesca per parlare di un argomento che non può che essere di interesse comune a chi frequenta queste pagine: la Pace, ma soprattutto come costruirla.

Ci sono molti modi di dare una mano a costruire un mondo in pace, il grande obiettivo (per i più ottimisti) o l'utopia irraggiungibile (per i pessimisti).
In questo ognuno di noi può dare una mano seguendo i propri ideali e costruendo sui propri valori.

Personalmente credo che la pace possa essere costruita educando alla soluzione dei conflitti, alla condivisione di valori positivi, alla comprensione delle diversità.

Con Perilmondo abbiamo organizzato piccole cose in questa direzione: il progetto "Un Ponte di Sorrisi" con la scuola elementare di Brugine, la campagna "Tre rose per la Pace" o i seminari del ciclo "Voci nella Guerra" e stiamo lavorando a progetti in Sri Lanka con "Per una Psicologia della Pace" e con la campagna "Crescere in Pace" e in Palestina con il progetto "La riabilitazione dai traumi da guerra nei bambini" .

Possiamo dare una mano a costruire la pace anche utilizzando in modo attivo il web. Per esempio l'ultima che mi è arrivate è "
Zeitun Percorsi di Inter-Azione e
Resistenza Nonviolenta in Medioriente "
una piattaforma interattiva di sostegno alla resistenza non violenta in medioriente, diffusa tra gli altri da Associazione per la Pace.

Ma soprattutto ognuno di noi può tenere sempre a mente questo pensiero di Gandhi "Sono le azioni che contano
, i nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo"

Alla ricerca di suggerimenti


Navigando tra i vari blog dei compagni di corso ho trovato nel blog di Avi http://avi-serendipity.blogspot.com/ più di un suggerimento alle mie domande: oltre alla definizione di Enterprise 2.0, per me è molto interessante ciò che riguarda il Wiki e le sue applicazioni, come la citata Confluence . Grazie ad Avi per le dritte, anche se dovrò dedicarci le notti per capire bene quel che più può essere utile a sviluppare Perilmondo Onlus in senso virtuale.

sabato 20 dicembre 2008

Entriamo nel vivo


Dopo aver raccontato un po' dell'associazione e di me volevo riflettere su come si può portare avanti un'azione sociale come è quella di Perilmondo utilizzando concretamente gli spazi e le modalità offerte dalla rete.

La prima cosa che si è fatta per creare uno spazio informativo è quella più ovvia di creare un sito, il cui lavoro è sempre "in progress" e spesso rappresenta una difficoltà tempistica dovuta alla sua ufficialità.

Poi ovviamente ci si scambia mail tra soci e collaboratori, e qui l'eccesso, la perdita di informazioni, la ripetizione, gli errori di invio (indirizzi sbagliati, persone che scrivono alla persona sbagliata ecc.) invece che semplificare in genere complica la vita e, sebbene rispetto al passato la velocità di scambio sia "milleplicata", spesso lo scambio non avviene nei tempi necessari.

Insomma queste due modalità oggi sono già appartenenti ad un modo di comunicare del passato, legato a modalità e concezioni che si rifanno a modelli già sepolti.

Web 2.0 ci impone invece di aggiornare i nostri modelli su modalità peer-to-peer in tempo quasi reale, con spazi aperti al mondo e spazi ad accesso limitato, che ci consentono qualsiasi tipo di scambio.

E qui si pongono due problemi:

il primo più banale, ma importante per chi si assume in concreto le responsabilità di un'azione sociale, riguarda il ruolo di moderatore e di gestore di questi scambi di informazione, che non sempre possono essere lasciati alla totale libertà degli interessati;

il secondo riguarda invece l'aumento della complessità dovuto alla proliferazione degli spazi e delle modalità di utilizzo della rete.
Un aumento di complessità che può portare facilmente ad uno "shock culturale", ad una paralisi che invece che permetterci di dominare questa complessità ce la fa subire passivamente, facendoci correre inutilmente tra un nodo e l'altro della rete, dimentichi dello scopo delle nostre azioni.

Dunque, come governare la complessità e rimanere padroni della propria azione?

sabato 13 dicembre 2008

Io e Internet


Lo dico spesso: io sono un diesel, anzi un vecchio diesel. Di quelli che bisogna far scaldare bene, far partire piano, ma di quelli che una volta avviati non li fermi più e che arrivano dove vuoi, anche nei posti più impervi.
Però ho qualche difficoltà con le tecnologie: arrivo a capirne una e due giorni dopo è già superata; potrei utilizzare mille funzioni, ma se arrivo a tre mi son già stufata (vedi cellulare: telefono, mando sms e uso l'agenda e la sveglia. Per tutto il resto...."hic sunt leones").
Insomma, con un diesel si fa fatica a star dietro a tutto, soprattutto a tutto quel che si agita nel web (a proposito: questa benedetta rete deve servire per muoversi ovunque o per restare intrappolati? mhhhhh! il significato è ambiguo...).
Ma sono un diesel ottimista e quindi penso che la rete sia non solo un posto per trovare informazioni, incontrarsi, scambiarsi esperienze e conoscenze, ma che possa essere anche un posto per creare progetti e opportunità di lavoro, soprattutto per lavorare in gruppo.
Ma mica sto parlando dei portali di annunci: quelli sono già roba vecchia, così come sono concettualmente vecchi i quotidiani on line, i dizionari e tutti i siti enciclopedici cui nulla può essere aggiunto: concepiti sempre in modo unidirezionale, utilissimi per avere informazioni in tempo reale, ma inutili per una reale costruzione di conoscenze e di interazioni.
D'altra parte vedo che ancora troppo spesso, anzi per la maggior parte, internet viene utilizzato o come serbatoio o come sciocchezzaio.
Che ne pensate?

venerdì 12 dicembre 2008

Perchè creare un'associazione?

Chi è andato a vedere il sito di Perilmondo onlus forse ha capito un po' quel che facciamo, o forse no, e magari si è chiesto come è nata l'idea.
Già, perchè fondare un'associazione di cooperazione, quando ce ne sono già davvero tantissime?
Molto spesso nella vita le cose che facciamo nascono da un sogno, da un desiderio, da un ideale o da una necessità che diventano impellenti per noi.
Molto spesso nascono quando i desideri di persone diverse si incontrano e si uniscono per strada.
E questo è quello che è successo a me e Giovanna: ci siamo conosciute lavorando assieme e parlando parlando è venuto fuori un suo grande sogno che ha incontrato una mia necessità di cambiamento.
Il suo sogno, al ritorno da una missione in Sri Lanka con un'altra organizzazione di studio e cooperazione, era quello di poter tornare in quel paese e fare qualcosa di concreto per le persone che aveva incontrato là e che vivevano in grande disagio a causa di un annoso conflitto armato che contrappone una minoranza al governo.
La mia necessità di cambiamento veniva dal fatto che avevo da poco messo fine con grande sofferenza ad una ventennale convivenza e, nonostante tre figli, mi mancava qualcosa che mi realizzasse su un piano strettamente personale, dovevo un po' ricostruire la mia identità andata in frantumi, sostenere la mia autostima, non lasciarmi intrappolare dalle necessità economiche che mi hanno imposto di accettare lavori poco significativi.

Così fidandoci in pieno l'una dell'altra abbiamo creato insieme questa onlus, che, complice un destino davvero fatale, si è ritrovata
presto a lavorare nello Sri Lanka colpito dallo tsunami del Natale 2004.
Ancora oggi siamo là con 3 progetti aperti e nel frattempo Perilmondo ha lavorato anche qui
a Padova e da poco ci stiamo impegnando anche per un altro paese sconvolto da decenni di guerra, la Palestina.
E' duro affrontare queste realtà, ma confrontarci con esse ci dà sempre molto di più di tutto quello che possiamo dare noi.
E' duro trovare le risorse umane ed econom
iche per continuare ad occuparsene, ma non vogliamo smettere e anche se per ora possiamo dedicare a tutto questo solo i nostri ritagli di tempo in modo volontario, cerchiamo di far diventare questa piccola associazione un vero e proprio "incubatore" di iniziative e di progetti.
Il "sogno" continua....e vuole crescere!

lunedì 1 dicembre 2008