Già, è un po' che non annoto nulla....come ogni buon diario, talvolta questo blog resta per un po' chiuso nel cassetto. C'è sempre tanto da fare, lavoro, studio, famiglia, associazioni....
Poi succede qualcosa, qualcosa di tremendo e vorresti scriverne, ma già in troppi ne parlano e così ti pare che non potresti aggiungere che vacuità sopra vacuità.
Eppure quello che è successo ti ha colpita, commossa, indignata...ma resti senza parole.
Almeno per un po'.
Ma poi ti tornano alla mente ricordi, di una città visitata tanti, tanti anni fa, insieme a papà, per una partita di rugby...
Visitammo la città, il duomo, la piazza, contai dieci volte le cannelle e ogni volta veniva un numero diverso... Poi papà mi portò a pranzo nel miglior ristorante... (ero la "sua signorina")e infine raggiungemmo lo stadio...
Dio che bolgia quel catino!
Erano "cattivi" gli aquilani....e noi del Petrarca in tribuna eravamo quattro gatti... proprio 4: Gino della Colonna, qualche moglie dei giocatori, mio padre, io....a tifare quasi impauriti...
E ne prendemmo "una fracca" quella volta dagli aquilani! Cavoli! Come si permettevano di battere i Campioni?!
Erano "cattivi" gli aquilani...ce la mettevano tutta, sempre ma soprattutto di fronte ai "campioni". Voglia di vincere, di farcela a tutti i costi, voglia di dimostrare che loro erano i "campioni": lì, a casa loro, nel loro stadio, nella loro terra nessuno poteva batterli.
Io lo so, sono così gli aquilani: tenacia, orgoglio, forza e non solo d'animo....gente che non racconta palle, e a cui non si possono raccontare palle.
Loro sanno quanto è dura farcela, ma ce la fanno.
e, per favore, non raccontategli palle!